Il Portale di San Giorgio è un monumento simbolo della città di Ragusa, costruito in stile gotico nella prima metà del XII secolo come parte dell’antica chiesa di San Giorgio, ora scomparsa. Il portale, costruito con blocchi di calcare tenero, presenta una lunetta che rappresenta il santo cavaliere che trafigge il drago, con la regina di Berito inginocchiata che assiste alla scena. L’arco è contenuto tra due lesene scanalate e lo spazio superiore è arricchito da due grandi losanghe, all’interno delle quali si trova l’aquila ragusana. Gli interstizi tra le colonne dell’arco sono ornati da figure che rappresentano le arti e i mestieri e lungo tutta la superficie ci sono figure mostruose e immaginarie, fiori e foglie, eredità dei bestiari medievali. L’interno della chiesa, un tempo, era ricco di opere pittoriche e statue realizzate da artisti come Giandomenico Gagini, il figlio di Antonello, e stucchi del Paparella, un artista romano attivo nella zona. Il battistero era in pietra pece e sfoggiava iscrizioni in latino e greco.