La collezione risale agli ultimi decenni del XIX secolo e appartiene all’Istituto d’istruzione superiore Archimede di Modica, una volta Regio istituto Archimede.
L’Istituto Archimede rappresenta un capitolo importante della storia di Modica: per decenni fu una delle pochissime scuole siciliane per ragionieri e geometri e vi insegnarono docenti di fama europea, come Carlo Stoppani, Giacomo Albo, Serafino Amabile Guastella e Clemente Grimaldi. La collezione è stata per anni in cerca di una collocazione al di fuori delle mura scolastiche. La collazione comprende circa 250 esemplari e l’allestimento è in evoluzione. Questo piccolo museo è un “viaggio mediterraneo” alla scoperta di quello che abbiamo perduto e di quello che possiamo ancora salvare dell’avifauna iblea.
La storia di questo museo ruota attorno alla figura di F. L. Belgiorno (Modica, 1906 -1971), che lo istituì intorno agli anni ’50.
Il Museo è caratterizzato dalla sezione archeologica, che comprende reperti databili tra la preistoria e l’età medievale. Tra i più rilevanti vi è l’Eracle di Cafeo, una statuetta in bronzo, datata alla fine del III secolo a.C., raffigurante l’eroe dopo la sua prima fatica.
Sono inoltre presenti collezioni storiche di libri antichi, armi risorgimentali e lumi, nonché la “Collezione Quasimodo” e una collezione di opere dell’artista locale Enzo Assenza.
La statuetta di bronzo raffigurante Eracle è alta 22 centimetri ed è realizzata a fusione piena con splendida patina superficiale. Sotto i piedi due piccoli puntelli dovevano agevolare l’inserimento in una base ora mancante. Fra la bronzistica di piccolo modulo in Sicilia, in età ellenistica, l’Eracle di Modica può considerarsi uno degli originali in bronzo fra i più importanti.
COSTO BIGLIETTO: € 2,50
ORARI DI APERTURA: 9:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00
Domenica: 09:00 – 13:00
Nel settecentesco Palazzo dei Mercedari, una ricca e affascinante raccolta di utensili e cimeli della tradizione artigianale e contadina locale. Gli oggetti sono esposti all’interno di ambienti fedelmente ricostruiti: una masseria, abitazione tipica rurale, e botteghe artigiane (dal calzolaio al falegname ebanista) anche ambulanti. Completano questo affascinante viaggio nel secolo scorso una sala della religiosità popolare con le sue tante testimonianze votive e le collezioni di arte popolare (chiavi di carretto, collari incisi e dipinti, casse di fuso).
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Il cioccolato, simbolo e orgoglio di questa terra, trova la sua massima celebrazione in un museo che ne raccoglie storia e sapori. Inaugurato nel 2014 in un’ala del prestigioso Palazzo della Cultura, offre ai visitatori un itinerario coinvolgente che svela curiosità e aneddoti su questa prelibatezza. Si parte da una interessantissima mostra documentario-bibliografica, intitolata “Il cioccolato di Modica nelle carte dei Grimaldi – 1746/1915”, che raccoglie una vasta quantità di fogli e manoscritti, esposti su trenta pannelli, in cui viene descritta, dall’era precolombiana in poi, la storia del cioccolato e la sua evoluzione, dal chicco alla lavorazione al prodotto finito. In altre due stanze del palazzo sono esposte ventidue sculture di cioccolato, realizzate da scultori e da giovani studenti del Liceo Artistico “Campailla” di Modica: una galleria curiosa e dolcissima.
Non meno sorprendente la miniatura dell’Italia di cioccolato: un grande bassorilievo di circa nove metri, sistemato nel salone più grande, interamente realizzato in cioccolato, dove ogni capoluogo di Regione è evidenziato da sculture rappresentative. In una teca illuminata sono esposte le medaglie d’oro e le onorificenze conquistate dalle fabbriche modicane di cioccolato nelle esposizioni Internazionali dal 1905 al 1910. La galleria degli incarti speciali permette di ammirare le realizzazioni prodotte dal Consorzio in occasione di eventi e anniversari particolari.
lun: | Chiuso |
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mar: | 10:00–14:00, 16:00–19:00 |
mer: | 10:00–14:00, 16:00–19:00 |
gio: | 10:00–14:00, 16:00–19:00 |
ven: | 10:00–14:00, 16:00–19:00 |
sab: | 10:00–14:00, 16:00–19:00 |
dom: | 10:00–13:00 |